Author Topic: Normativa da utilizzare per calcolo armatura sulla mensola del carroponte  (Read 8029 times)

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Offline guidoungaroli

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Qual é la normativa da utilizzare per il calcolo dell'armatura sulla mensola del carroponte? Si può usare il software presente nella sezione download che usa la cnr 10025/98? E' ancora valido? Sull'eurocodice c'é qualcosa?

Ciao e grazie mille
« Last Edit: 28 February , 2012, 11:57:34 AM by guidoungaroli »

zax2010

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Re: Normativa da utilizzare per calcolo armatura sulla mensola del carroponte
« Reply #1 on: 28 February , 2012, 12:56:09 PM »
L'Utente g.iaria ha postato recentemente altro foglio elettronico con le verifiche secondo gli ultimi EC2. Cercalo, guardalo, e fai delle prove comparative tra questo ultimo foglio e quello che invece hai scaricato.

......in ultimo ci riferirai le tue conclusioni sui sotto-sovra dimensionamenti che l'una o l'altra trattazione comporta.

Offline guidoungaroli

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Re: Normativa da utilizzare per calcolo armatura sulla mensola del carroponte
« Reply #2 on: 28 February , 2012, 22:35:05 PM »
Um... interessante... devo assolutamente controllare... ma prima devo procurarmi le pagine del leonard... altrimenti come faccio a capire... La tua risposta non mi aiuta molto però... La normativa da usare qual'é? La CNR oppure quelle che ha usato g.iaria?

Inutile leggersi le CNR se poi sono superate...

zax2010

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Re: Normativa da utilizzare per calcolo armatura sulla mensola del carroponte
« Reply #3 on: 29 February , 2012, 09:00:04 AM »
Se il tuo problema è normativo è inutile leggersi il Lehonardt.
(Probabilmente è sempre inutile leggere il Lehonardt, ma questa è una mia personalissima opinione assolutamente non suffragata dalla platea generale degli ingegneri italiani. Passa avanti)

Nel DM2008 non troverai traccia di formule e/o metodi relativamente alle mensole tozze. Solamente discorsi qualitativi, circa l'individuazione del meccanismo resistente e poco più. Nella circolare viceversa trovi delle formule ben precise.
Non so se esse sono prese da EC2, oppure siano formulazioni 'indipendenti'.

In ogni caso l'autore di un articolo sull'argomento, letto qualche anno fa, sosteneva di aver riscontrato almeno 36 modi differenti di calcolare le mensole tozze sparpagliate nel mondo.
Quasi tutte differiscono comunque sulla determinazione e verifica del puntone compresso.

Quelle del CNR sono formule SLU, e pertanto perfettamente compatibili con l'attuale assetto normativo. Si modificheranno le azioni sulla mensola stessa per effetto di differenti valori dei fattori parziali (dal 98 ad oggi) e magari le resistenze del calcestruzzo e dell'acciaio, ma la 'teoria' che ci sta dietro non è affatto superata.

Offline g.iaria

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Re: Normativa da utilizzare per calcolo armatura sulla mensola del carroponte
« Reply #4 on: 29 February , 2012, 11:01:19 AM »
Premetto che faccio parte della platea generale degli ingegneri italiani che considera i tomi di Leonhardt assolutamente da leggere, e che, a dispetto dei lustri, considero quei testi molto più ricchi di contenuti della stragrande maggioranza dei libri scritti oggigiorno, scritti da sedicenti esperti che basano la loro esperienza sul niente, come testimoniano le loro pubblicazioni scientifiche.
La trattazione del III volume del Leonhardt tratta ad esempio le travi parete ed appunto le mensole tozze.  L'esposizione è estremamente rigorosa e si basa sulle osservazioni sperimentali di elementi in c.a. portati a collasso. Quelle risultanze ed osservazioni sono tutt'oggi un validissimo supporto per la corretta modellazione dei tralicci resistenti dei modelli a tiranti e puntoni, sia nella geometria delle aste che di quella dei nodi.
Sia chiaro che rispetto l'opinione di zax che avrà sicuramente i suoi ottimi motivi per ritienere la lettura del Leonhardt inutile, ma sentivo la necessità di spezzare una lancia in favore di quello che per me è stato e rimane una vera e propria bibbia del c.a.
Detto questo, la progettazione con modelli a tiranti e puntoni, varata definitivamente con l'EC2 al §6.5, rappresenta ad oggi lo stato dell'arte della progettazione delle zone di discontinuità, questa tecnica non si limita alle sole mensole tozze, ma anche alle selle Gerber, alle travi Vierendel, alle travi parete, agli angoli dei portali, ai carichi puntuali, ai plinti su pali etc., insomma in tutte le tantissime zone di una struttura in c.a. in cui l'ipotesi di Eulero-Bernoulli di conservazione delle sezioni piane va a quel paese.
Il problema e l'incertezza di un siffatto metodo di calcolo è proprio nella costruzione del traliccio, ed in questo devono venire giocoforza in supporto gli studi basati sulle osservazioni reali, in quanto è necessario determinare un meccanismo che sia sì staticamente ammissibile (traliccio composto da puntoni in cls, tiranti in acciaio e nodi) ma che al contempo sia compatibile con le capacità deformative della struttura in esame. Per alcuni casi particolari come appunto le mensole tozze, l'EC2, nell'appendice J.3, fornisce direttamente delle schematizzazioni che sono compatibili dal punto di vista deformativo, a questo punto il problema è praticamente risolto in quanto in virtù del teorema del limite inferiore del calcolo a rottura sarà necessario verificare che il traliccio sia ingrado di stabilire l'equilibrio con i carichi esterni per determinare un limite inferiore del carico di rottura. 
   
Un bravo scienziato è una persona con delle idee originali.
Un bravo ingegnere è una persona che fa un progetto che funziona con il minor numero possibile di idee originali.

Freeman Dyson

Offline Salvatore Bennardo

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Premetto che faccio parte della platea generale degli ingegneri italiani che considera i tomi di Leonhardt assolutamente da leggere, e che, a dispetto dei lustri, considero quei testi molto più ricchi di contenuti della stragrande maggioranza dei libri scritti oggigiorno, scritti da sedicenti esperti che basano la loro esperienza sul niente, come testimoniano le loro pubblicazioni scientifiche.
La trattazione del III volume del Leonhardt tratta ad esempio le travi parete ed appunto le mensole tozze.  L'esposizione è estremamente rigorosa e si basa sulle osservazioni sperimentali di elementi in c.a. portati a collasso. Quelle risultanze ed osservazioni sono tutt'oggi un validissimo supporto per la corretta modellazione dei tralicci resistenti dei modelli a tiranti e puntoni, sia nella geometria delle aste che di quella dei nodi.
Sia chiaro che rispetto l'opinione di zax che avrà sicuramente i suoi ottimi motivi per ritienere la lettura del Leonhardt inutile, ma sentivo la necessità di spezzare una lancia in favore di quello che per me è stato e rimane una vera e propria bibbia del c.a.
Detto questo, la progettazione con modelli a tiranti e puntoni, varata definitivamente con l'EC2 al §6.5, rappresenta ad oggi lo stato dell'arte della progettazione delle zone di discontinuità, questa tecnica non si limita alle sole mensole tozze, ma anche alle selle Gerber, alle travi Vierendel, alle travi parete, agli angoli dei portali, ai carichi puntuali, ai plinti su pali etc., insomma in tutte le tantissime zone di una struttura in c.a. in cui l'ipotesi di Eulero-Bernoulli di conservazione delle sezioni piane va a quel paese.
Il problema e l'incertezza di un siffatto metodo di calcolo è proprio nella costruzione del traliccio, ed in questo devono venire giocoforza in supporto gli studi basati sulle osservazioni reali, in quanto è necessario determinare un meccanismo che sia sì staticamente ammissibile (traliccio composto da puntoni in cls, tiranti in acciaio e nodi) ma che al contempo sia compatibile con le capacità deformative della struttura in esame. Per alcuni casi particolari come appunto le mensole tozze, l'EC2, nell'appendice J.3, fornisce direttamente delle schematizzazioni che sono compatibili dal punto di vista deformativo, a questo punto il problema è praticamente risolto in quanto in virtù del teorema del limite inferiore del calcolo a rottura sarà necessario verificare che il traliccio sia ingrado di stabilire l'equilibrio con i carichi esterni per determinare un limite inferiore del carico di rottura. 
 
Concordo in pieno.
Se si studia il Leonardt non sarà mai una perdita di tempo, per i prossimi 100 anni, perché si aprono tanti nuovi orizzonti.
Comunque, credo che oggi esista finalmente un testo completo sull'argomento ben in linea con EC2.

P.S. O.T. Perché mi dite che sono io il prolisso?
massima mai scaduta: la tua sinistra non sappia mai del bene che fa la tua destra (sempre che sia vero che lo faccia)
sin²(theta)=omega*sin(alfa)
Mitico Crozza! Commento di Bossi dopo le disastrose elezioni amministrative: "Poteva andare peggio. Potevo avere più figli..." (per come replicato in un post da ing.Max)

Offline guidoungaroli

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La teoria prevede di usare le normative secondo questo ordine:

nct 2008
circolare 09
eurocodice 2
cnr
libri
tutto il resto


giuste o sbagliate che siano...

Questo é quello che si deve fare per non sbagliare ed é l'unica cosa di cui sono sicuro 100%.

 :ciau:
« Last Edit: 01 March , 2012, 14:01:23 PM by guidoungaroli »

 

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